Il requiem suonato dal ministro della Salute Grillo alla sanità Calabrese esclude l’azienda ospedaliera di Cosenza. Non è una dimenticanza, è solo che l’Annunziata è l’unica delle nove aziende calabresi con bilancio in pareggio, performance in netto miglioramento e un piano di investimenti che tra qualche mese cambierà il volto del più grande ospedale della Calabria.
Nell’attesa che Regione e Comune decidano dove costruire il nuovo ospedale, il commissario Achille Gentile, lontano dai riflettori, ha avviato una profonda ristrutturazione dell’Annunziata. Sia dell’edificio di via Migliori che del Mariano Santo, quest’ultimo destinato a divenire un polo oncologico. Già sia all’interno che all’esterno è visibile il radicale rinnovamento che, al netto delle amnesie dell’ufficio manutentivo, sta cambiando volto all’ospedale. Investimenti in tecnologia, edilizia nuovi reparti e potenziamenti mirati di quelli esistenti.
I numeri stanno dalla parte del dg Achille Gentile, fino al 2015 l’azienda registrava un disavanzo annuale di 8,3 milioni di euro. Oggi è in utile.
Ciò è stato possibile con lo sblocco del turnover, mentre dal 2010 fino al 2015, l’ospedale di Cosenza ha visto ridurre molte delle attività per la riduzione del personale.
Ciò è stato possibile con lo sblocco del turnover, mentre dal 2010 fino al 2015, l’ospedale di Cosenza ha visto ridurre molte delle attività per la riduzione del personale.
L’Annunziata ha sempre vissuto la criticità dei posti letto assegnati ma non attivati per mancanza degli spazi. I disagi maggiori si sono avvertiti al Pronto Soccorso con lunghe liste di attesa di pazienti in cerca di una sistemazione nei reparti. Nella programmazione i posti letto sono passati dai 508 di gennaio 2016, ai n. 709 del 2018, di cui 561 attivi ed il restante numero da attivare con il completamento, previsto per l’anno in corso, dei lavori di ristrutturazione dei Plessi Mariano Santo e DEA.
Di pari passo è aumentato anche la dotazione organica, passata dai 1411 dipendenti a tempo indeterminato al 31/12/2015 ai 1585 dipendenti a tempo indeterminato attuali. Nonostante le autorizzazioni alle assunzioni, in due anni 194 persone sono andate in pensione e i nuovi ingressi non coprono ancora un fabbisogno.
Corposi sono gli investimenti di edilizia ospedaliera che ha consentito e di attivare e potenziare diversi reparti.
Lo sblocco di tutti i cantieri in essere e l’avvio di nuovi cantieri ci ha consentito: di arricchire l’offerta chirurgica con l’istituzione di specifiche specialità quali la Chirurgia Epato-Bilio- Pancreatica, la Chirurgia Bariatrica, la Chirurgia Oncologica e Laparoscopia Avanzata, la Chirurgia Toracica, la Chirurgia Senologica e ricostruttiva, la Chirurgia d’Urgenza; di potenziare la Chirurgia Vascolare, la Cardiologia Emodinamica e la Radiologia Interventistica dotandole di una ulteriore sala angiografica per una economicità complessiva di 763 mila euro; di istituire la Medicina d’Urgenza, l’Ablazione Percutanea Ecoguidata, la Broncoscopia Interventistica; di potenziare la Medicina Nucleare con l’acquisizione di una PET-TC – unica della Provincia di Cosenza- , e la Radioterapia con l’acquisizione di un ulteriore Acceleratore Lineare per una economicità complessiva di circa 3,5 milioni; di attivare n. 4 posti letto di Terapia Intensiva Pediatrica e di potenziare la Terapia Intensiva con l’attivazione di n. 6 posti letto e l’aumento dell’organico.
Vediamo nel dettaglio gli investimenti. Sono stati ristrutturati per la riallocazione del Reparto Gastroenterologia; ristrutturato il reparto di Neurochirurgia, l’esterno del pronto socccorso. Lavori di ristrutturazione nuovo blocco operatorio; nuovo reparto di Endoscopia, nuovo reparto di Urologia, nuovo Reparto di Ortopedia per complessivi 7 milioni di euro. Ancora, è stato riaperto il cantiere per realizzare il nuovo blocco operatorio per ulteriori 6 milioni;; Lavori di adeguamento locali per allocazione Servizio di Medicina Nucleare con posa in opera della PET e TAC Spect con completamento della nuova Palazzina di Dermatologia Oncologica presso il Mariano Santo, altri 3,5 milioni di euro. Avviato l’adeguamento degli impianti del Mariano Santo, altri 6 milioni. E’ in corso la sistemazione del nuovo ingresso dell’Annunziata 860 mila euro; Lavori per il nuovo reparto di ginecologia Oncologica e Chirurgia Senologica , poco meno di 1 milione. Ristrutturazione della Radioterapia Metabolica 420 mila euro e rifacimento delle superfici esterne dell’Annunziata 786 mila euro.
Tutto questo processo di edilizia ospedaliera ha consentito il completamento del Plesso Dermatologia Oncologica, presso cui sono allocate due sale operatorie; il completamento dei lavori del Plesso del DEA che consentirà il raddoppio dei posti letto del Pronto Soccorsoe l’aumento dei posti letto dell’OBIoltre che l’attivazione di ulteriori due sale operatoriedi cui una ibridaper la Chirurgia Vascolare ed unadedicata e roboticaper la Chirurgia Toracica.Un buon stato d’avanzamento dei lavori del vecchio Plesso del “Mariano Santo”, presso il quale è stata ultimata l’Unità Farmaci Antiblastici, e presso il quale, ad ultimazione dei lavori di ristrutturazione, troverà collocazione il Polo Oncologico della A.O. con il trasferimento delle UU.OO. di Oncologia ed Ematologia; il rifacimento del Blocco Operatorio con l’apertura di tre ulteriori sale operatorie, per un numero complessivo di sette sale operatorie, attivo in h12 ed in h24 per le Urgenze; il rifacimento e messa in sicurezza dell’attuale ingresso principale dell’Annunziata e l’appalto, e avvio cantiere, per la ristrutturazione e messa in sicurezza del vecchio ingresso principale dell’Annunziata, in fase di ultimazione. Sono stati, infine, programmati per l’anno 2019, i seguenti investimenti:
– Acquisto RMN 3 Tesla per una economicità complessiva di circa3,5 milioni; Acquisto Robot per Chirurgia Toracica e Urologia per una economicità complessiva di circa2,2 milioni. Predisposizione Sala Endoscopica per Urologia per una economicità complessiva di circamezzo milione di euro; Ristrutturazione dell’area Materno Infantile per una economicità complessiva di circa1 milione di euro e predisposizione n. 2 Sale Operatorie per Emergenza al nuovo Plesso del DEA per una economicità complessiva di circa1 milione di euro.
– Come è intuibile, investimenti importanti per oltre 30 milioni per rifare un’ospedale costruito negli anni 30 e potenziato negli anni 60 e 70.